Sui sentieri del mondo, con le Five Fingers ai piedi!

domenica 24 gennaio 2010

Su e giù per la Torre di Gnicche, 24 Gennaio 2010


Un percorso collinare con alternanza di tratti di asfalto e sterrato, nelle colline intorno ad Arezzo. La partenza dal Parco di Villa Severi, si sale verso la collina di S.Fabiano, attraverso una strada sterrata. Si riprende la via asfaltata (2° km) per completare la salita, poi rapida discesa fino alle prime case di S.Polo, dove si ricomincia a salire per circa 300 m fino alla Chiesa, breve tratto ondulato, poi una discesa che diventa dopo 200 metri una salita ripida, prima su asfalto, poi su un sentiero che porta nel punto più alto del percorso. Da qui si scende velocemente per circa 700 m fino ad Antria, e di qui (siamo intorno al 7 km) inizia la seconda parte della gara, che diventa pianeggiante (sempre su asfalto) fino alla località Filanda. Qui si attraversa via Fontebranda e si inizia una strada bianca con una salita leggera ma costante di circa un chilometro e mezzo, che porta a sfiorare la Torre di Gnicche, per rientrare nella strada di S.Fabiano all’altezza degli archi dell’acquedotto. Di nuovo asfalto e salita dura per 200 metri, poi si gira a destra per riprendere il percorso sterrato dell’andata, che scende verso l'arrivo al Parco di Villa Severi.
Al traguardo una bella tavolata di crostini toscani, panconl'olio, panini con porchetta, pane e nutella.


13km percorsi in 1h06', buon passo, costante, non ho risentito del 23km trail percorsi il giorno prima.
Percorrevo quelle salitine senza troppo sforzo, ascoltando gli altri compagni di viaggio lamentarsi "che salita!" oppure "oh, meno male l'asfalto" ...
Ho pensato a Gianforc, presente anche lui, ma molti metri avanti a me, se anche lui, sentendo commenti del genere, si sia sentito un po "pesce fuor d'acqua" ...

http://picasaweb.google.it/CorriGaggioCorri/SuEGiuPerLaTorreDiGnicche240110







sabato 23 gennaio 2010

Trail Autogestito "Mangia & Bevi" del Montalbano, 23 Gennaio 2010

Che bellezza! Che goduria! Come altro definire questa bellissima mattinata invernale , passata insieme a nuovi e vecchi amici percorrendo 23 km di sentiero in continuo saliscendi (mangia&beevi) sui dolci rilievi del Montalbano? (Gustatevi le foto su http://picasaweb.google.it/CorriGaggioCorri/TAMangiaEBeviDelMontalbano# )



Cielo limpido, sole splendete, vento quasi assente, almeno dove siamo passati; insomma, condizioni perfette per questa prova di un percorso ideato da Samuel, proposto come "prova percorso" sul forum di Spirito Trail, al quale hanno aderito altri 10 trail runner della zona , che al grido di "Spirito Trail!!!" sono partiti dalla Villa Castelletti di Signa, attraversando il parco della villa stessa, per poi imboccare un breve tratto di strada e poi di nuovo su sentieri fino a Artimino e ritorno, sempre a ritmo blando, senza forzare , col gusto di goderci questa scampagnata. Questa è la prova di un trail che Samuel, dell'Asd C.r. Colli Alti di Signa, ha intenzione di organizzare per novembre prossimo, con qualche modifica che ne allungherà il percorso, e anche con percorsi alternativi più brevi. E sono sicuro che sarà un bell'evento, al quale spero di poter partecipare, se non in concomitanza ad altri eventi.
Un mio ringraziamento e attestato di stima per Samuel , che al momento della partenza ci ha fatto trovare anche un pacco gara, con trofeo, calzettoni spugna, e panin di ramerino e bozzettina di pane (di sua produzione). E alla fine, schiacciata e pan dolce, e saporiti affettati!!!!
Ma indove la trovate tutta questa ospitalità? alla maratona di Nuiorc, dove pagate anche fior di quattrini?
SpiritoTreil!!!!!!






Spiritotrei!!!!









domenica 17 gennaio 2010

"Trofeo Martiri di Valibona". 17 gennaio 2010

Il percorso : http://www.everytrail.com/view_trip.php?trip_id=471394
Caratteristiche: 14km circa di asfalto, dislivello assente. Condizioni meteo: coperto con qualche spruzzo di pioggerellina fina...

Ieri sera sono venuto a sapere che l'evento "Corri il Paese dei Cavalli", di 21km, a Pisa, avrebbe attraversato il parco di San Rossore, luogo che mi sarebbe tanto piaciuto vedere. Il percorso sarebbe stato quindi fatto anche di sentiero ghiaioso, fangoso, erboso. Ho mandato messaggi a Rundiamo e Federico, per proporre di cambiare la nostra destinazione concordata, un Trail Autogestito sul Monte Morello, ma solo Rundiamo ha risposto ai miei messaggi tardivi, anche lui desideroso di vedere questo parco. Per cui quando stamani, alle sette, non abbiamo visto arrivare Federico, ci siamo resi conto che non avremmo potuto soddisfare la nostra curiosità, e che, visto che Rundiamo non aveva portato le scarpe adatte al trail, viste anche le condizioni del tempo, abbiamo cambiato destinazione (o meglio, partenza) della nostra corsa, e abbiamo optato per partecipare al "Trofeo Martiri di Valibona", una corsetta di 15 km, su asfalto.
E' stata la mia prima gara su asfalto. Se non fosse stata per la compagnia dei miei amici, non avrei affrontato questo evento, stamani. 15km tra fabbriche, case, rotatorie, macchine coi loro gas di scarico ... un po di respiro guando si attraversava zone di campagnia, già più accettabili. Alla fine ci abbiamo impiegato 1he20min, a ritmo costante, blando, che ci ha permesso di scambiare due parole.







sabato 16 gennaio 2010

ASICS GEL TRAIL ATTACK 4 & 5



CARATTERISTICHE:

Tomaia: in mesh e pelle sintetica, trattata Water Resistant (teflon). Calzata PHF.

Intersuola: In SpEVA con doppio sistema ammortizzante
Gel nel tallone e nell'avampiede, stabilizzatore mediale Trusstic e
piastra di protezione Rock.
Suola: in gomma solida con inserto Ahar+ nel tallone

Tra il modello 4 e il modello 5 l'unica diffrenza è nel disegno della tomaio, che non cambia però la sua forma interna.

OPINIONE PERSONALE:

La Trail Attack è una scarpa nella quale mi sono trovato subito a mio agio, per calzata, molto comoda e avvolgente, per le qualità ammortizzanti dell'intersuola e la capacità di tenuta del battistrada. L'avampiede è ben protetto sia dalla suola che dal puntale. L'unico difetto riscontrato è la tenuta dell'allacciatura: è necessario un doppio nodo, perchè altrimenti tende ad allentarsi e persino a slacciarsi.

Come modello è l'equivalente delle "stradali" Asics Gel Stratus, una A3 da strada ben ammortizzata ma molto reattiva, adatta ad atleti con peso forma nella norma, con appoggio neutro o supinatorio, che non appoggiano troppo sul tallone.

Consigliabile comunque l'uso di un plantare antishock soprattutto per percorrenze sopra i 30 chilometri, perchè favorendo l'ammortizzazione alla protezione, può risultare stancante per il piede sentire troppo il terreno accidentato.







domenica 10 gennaio 2010

PARKS TRAIL : POGGIOLO WINTER TRAIL, 10 GENNAIO 2010


Foto: http://picasaweb.google.it/CorriGaggioCorri/PoggioloWinterTrail#

Simone, Federico, Gaggio
Rundiamo

Giornata perfetta per un trail invernale. Sabato Pomeriggio avevo contattato Fabrizio, dell'organizzazione di questo evento, per sentire un parere diretto da uno che consoce la zona, non fidandomi troppo delle previsioni meteo. "Domani c'è il sole", mi ha detto. E così è stato. Sveglia alle 4e30, per ritrovarci a Calenzano: Federico, Simone e Rundiamo. Ci aspettavano almeno due ore di strada davanti, per arrivare al Poggiolo.
E così abbiamo assistito ad un alba serena, quando siamo arrivati in zona Casole Valsenio, con qualche nuvola a "sporcare" il cielo, che pian piano ha fatto spazio a un bel sole invernale. Non è stato per niente freddo. C'era anche la neve, ai lati delle strade e a coprire alcuni lati delle colline. Ma non ne abbiamo mai trovata lungo il sentiero, solo un po ai lati.

Rundiamo, Me, MiticoJane, Gianforc, Duracell

La partenza è stata puntuale, Rundiamo ed io siamo partiti in fondo al gruppo, e siamo rimasti insieme fino all'arrivo. Il percorso è iniziato con una salita lieve ma continua, per un paio di chilometri,

Duracell & Rundiamo

poi è iniziata una salita abbastanza impegnativa. Al quarto chilometro è iniziato un tratto di saliscendi di quelli che mi piacciono parecchio, in sottobosco, dove l'aria fine è carica di odori. Poi, il sentiero si è fatto sempre più fangoso, molto scivoloso, e anche infido, ma allo stesso tempo divertente. Abbiamo tenuto un rpasso blando, piacevole, non stancante, e l'abbiamo tenuto fino al primo ristoro, all'undicesimo chilometro. Da li poi qualche metro lungo la strada asfaltata per riprendere il sentiero, e che sentiero!! Un chilometro di terreno fangoso, che ci ha ridotti a camminare con estrema attenzione ad ogni passo su quel fondo estremamente scivologo; ci ha impegnato tanto, dal punto di vista fisico, fino a metterci proprio in crisi. Tant'è che quando ci siamo fermati al secondo ristoro, avevo le gambe di pietra: non ero stanco, perchè ero lucido, mentalmente. Le gambe non rispondevano. E c'era dell'altra salita da percorrere... così abbiamo continuato, camminando. Sono andato avanti solo per forza di volontà, e perchè era una bella giornata, volevo portarla a termine. Mi sono rifornito del miele che mi ero portato dietro, sperando che il black-out fosse dovuto a un calo glicemico. E pian piano ho riprego vigore.


Robychao & Rundiamo



Siamo arrivati al traguardo dopo 3h e 40min. Al momento della partenza avevo pensato di poterlo finire in 3 ore, massimo 3ore e 20. Non dovevo nemmeno partecipare a questo evento, di cui non avevo conoscenza, e non rientrava nel programma di preparazione: avevo in conto una decina di giorni di scarico, prima delle Mezza Maratona Puccini, a Torre del Lago, il 17 gennaio; ma giorni fa Federico me ne parlò, poi mi sono formato su internet, e l'idea di parteciparvi m'è entrata in mente... un trail, mica una mezza maratona su strada!! Non ho saputo resistere... E così mi sono iscritto, sapendo che non avevo più di una decina di chilometri nelle gambe. E così è stato. Ma va bene così. Sono arrivato al traguardo , ho messo 21km nelle gambe, che valgono, qualitativamente e quantitativamente, più di una settimana di carichi in palestra.




L'arrivo :)


Note del giorno dopo:
beh, ieri, durante gli ultimi chilometri, visto quello che avevo passato, pensavo che una volta finita, dopo un paio d'ore, avrei sofferto del fatidico calore alle gambe, dovuto all'accumulo di acido lattico, con conseguente "agitazione" delle gambe... E invece questo postumo non si è presentato. Ho pensato che fossero gli effetti della "Benendorfina" autoprodotta dall'organismo, a diminuire la sensazione di sofferenza, e quindi mi son detto che l'indomani le avrei scontate tutte. E invece eccomi qua, senza alcuna stanchezza, senz alcun dolore per un qualsiasi trauma subito e di cui spesso, a caldo, non ti rendi conto. E il ginocchio, il mio "ginocchio sinistro", gira bene, nonostante tutto quel "mood walking" abbia sollecitato parecchio la stabilità dell'articolazione.
Non avrei dovuta farla, questa corsa, ma alla fine è stata l'evento che, in quest'ultimo mese di impegni, mi ha fatto soffrire più di tutti, mi ha messo alla prova, una prova che sento di aver superato; e adesso mi sento sicuro e pronto ad affrontare i prossimi sforzi per migliorare la mia condizione. E a godermi altre belle giornate!







venerdì 8 gennaio 2010

ENDORFINE: Gli ormoni della felicità.

Jack Lawson
Endorfine
Gli ormoni della felicità

Copertina libro: Endorfine
La tua droga personale della felicità

Fonte: La Redazione
http://www.bisedizioni.it/approfondimenti/endorfine.php

"La felicità è uno stato biochimico che tutti possiamo raggiungere! Le endorfine sono una delle scoperte scientifiche più importanti del nostro secolo".

Negli anni settanta, uno dei nostri astronomi più prestigiosi, il Professor Charles Kowac fece una scoperta che, anche se non ha avuto eccessive ripercussioni nella storia dell’Astronomia, avrebbe rivoluzionato questa disciplina, sempre più considerata dagli scienziati.
Si trattava della scoperta del pianeta Chirone, Kiros in greco. Associato al palmo della mano e all’arte del curare, il leggendario Centauro, maestro di Esculapio e di Achille, è uno dei personaggi più curiosi della mitologia greca.
Gli astrologi abbinarono a Chirone un simbolo molto interessante: la “chiave”. Associato alle situazioni dolorose, Chirone ci offre un insegnamento preciso che non è sfuggito agli astrologi: le peggiori avversità sono le nostre occasioni migliori o, detto in altro modo, il nostro peggior nemico può diventare il nostro miglior alleato, se sappiamo dare una svolta alla situazione.

Se siamo ricorsi a Chirone nella presentazione di questo libro, è perché il simbolo della “chiave”, che lo rappresenta, è molto adatto nel momento in cui si parla di endorfine, e non soltanto perché quest’ultime funzionano come una chiave che, messa nella serratura adeguata, è capace di aprire o di chiudere una porta, ma anche perché, metaforicamente, sono la chiave che ci aprirà molti punti oscuri dell’essere umano e della sua anima.
Questioni quali l’etica, la felicità, l’autosoddisfazione o la sensibilità estetica vengono viste in una luce nuova dalla scoperta delle encefaline, delle quali fanno parte le endorfine.

Come vedremo, la felicità non è un qualcosa di vago ed impreciso, una sensazione nebulosa e poco concreta, ma l’effetto di un flusso corretto di endorfine nel nostro interno.

Scopriremo anche che una delle tecniche più efficaci, per stimolare la secrezione di endorfine, risulta essere il massaggio. D’altra parte, come si è potuto osservare in un gran numero di ospedali, la capacità di recupero dei malati è da porsi in relazione con le endorfine. Tanto il massaggio quanto la capacità di recupero sono regolati, a detta degli astrologi, dal pianeta Chirone. Però non anticipiamo…

La scienza moderna ci spiega che il nostro organismo produce una grande quantità di composti biochimici di vitale importanza per l’equilibrio fisico e psichico dell’essere umano. Tra le scoperte scientifiche più appassionanti di questo campo, le encefaline occupano un posto d’eccezione.
Sono sostanze naturali, sintetizzate dall’organismo umano, che, fra le altre cose, alleviano il dolore come possono fare soltanto droghe del tipo della morfina.
Molte encefaline sono cento volte più potenti della morfina e, ciò che è più importante, non causano effetti collaterali!

Le endorfine furono scoperte da John Hughes e dai suoi colleghi della Unit for Research on Addictive Drugs di Aberdeen.
Le endorfine, del gruppo delle encefaline, sono esattamente, come si desume dal nome, morfine endogene: si tratta di un gruppo di peptidi di catena corta, con proprietà farmaco-logiche simili alla morfina, sebbene di struttura più completa.
Sono distribuite in modo diseguale nel sistema nervoso ed in stretta relazione con i recettori oppiacei.
Le endorfine svolgono un ruolo importante quali neuro-trasmettitori nel sistema nervoso centrale.
E’ stata scientificamente provata la loro straordinaria capacità di depolarizzazione delle membrane cellulari, che diminuiscono l’impulso nervoso.
Però, le encefaline non sono solo presenti nei nostri interscambi elettrico-nervosi; nel corso delle pagine seguenti vedremo come le endorfine sono anche presenti nelle nostre buone o cattive azioni e in numerosi aspetti del nostro comportamento. Quello che l’uso e la tradizione ci propone come “morale” molte volte non è altro che “biologico”.

I nostri stati d’animo, le nostre fobie e le nostre manie, i nostri capricci e le nostre preferenze sono strettamente legate con l’equilibrio ed il flusso di endorfine. Molti dei presunti effetti della “magia” dei nostri avi sembravano funzionare molto meglio dei maghi attuali ed erano dovuti essenzialmente all’azione delle endorfine!

In questo libro, che vuol essere un’introduzione a questa tematica alla portata di tutti, vedremo come agiscono le endorfine e che cosa succede nel nostro corpo quando vengono sintetizzate ed in quali condizioni.
Vogliamo fare un testo facile da leggere e tralasceremo i termini scientifici per lo più sconosciuti al profano.

Un piccolo esempio sarà sufficiente affinché il lettore comprenda cosa sono le endorfine e come agiscono.
Quando si urta violentemente contro qualcosa, la maggior parte delle volte si sente subito un grande dolore; però, dopo alcuni istanti, a seconda dell’intensità, il dolore scompare: il corpo ha reagito al dolore secernendo le endorfine necessarie per attenuarlo.
Approfondiamo l’argomento.
Se avete, per esempio, male ai denti o un dolore muscolare che dura da un po’di tempo, in seguito ad un urto che dà un dolore più forte è possibile che scompaia spontaneamente il dolore precedente: l’urto ha fatto sì che si creasse una sostanza, chiamata endorfina, che lo ha alleviato.
Se così non fosse, il minimo impatto ci farebbe urlare di dolore. Ricordiamo, a riguardo, i membri della famiglia Usher del famoso racconto di Edgar Allan Poe.
La spiegazione dell’accaduto si basa, come vedremo, sul fatto che il consumo eccessivo di alcool produce un calo di endorfine; non dimentichiamo che il geniale Poe era un alcolizzato e che terminò i propri giorni a causa di un terribile delirium tremens.

Vedremo, inoltre, che le endorfine sono strettamente legate ai meccanismi di difesa.
E’ possibile che i massaggi o le carezze, che ci portano piacere, contribuiscano in modo notevole ad alleviare ed anche a curare molte malattie. In fin dei conti, non è il massaggio, che è un fatto esterno, che ci cura ma le nostre personali endorfine!
Infatti, ogni volta che proviamo piacere si mettono in gioco le endorfine.
I momenti felici, che tutti abbiamo sperimentato e che spesso ricordiamo come qualcosa di molto speciale, corrispondono biologicamente ai momenti in cui il nostro corpo le sta sintetizzando.

Un mattino ci svegliamo particolarmente felici: il sole brilla nel cielo, gli uccelli cantano all’altro lato della finestra, sentiamo un sano appetito e ci apprestiamo a fare la doccia, prima di mangiare una buona colazione.
In fondo, è un giorno come tutti gli altri, però noi ci sentiamo particolarmente bene, sorprendentemente bene, come se ci avessero iniettato una droga che ci rende felici!
Che cosa succede? Per un motivo o per l’altro, che ci sfugge e che al massimo appartiene alla nostra vita onirica, il nostro organismo ha fabbricato più endorfine del normale e la loro presenza fa sì che ci sentiamo euforici e felici.
Freud parlava di un “sentimento oceanico”, gli yogi indù di una “coscienza cosmica”, ma poco importa che termine usiamo per definirlo.
Esiste uno stato di “felicità serena”, tendente alla beatitudine, nella quale una meravigliosa sensazione di allegria sembra salire su per la nostra spalla e sommergerci con un piacere soave e delicato.
Vibriamo in tal caso con la Vita, sentiamo che facciamo parte di un Tutto e che siamo collegati con questo Tutto. Ancor di più, sentiamo che tutti siamo uno solo, che il “prossimo” non è distinto da me stesso e che, per questa ragione tanto semplice, noi lo dobbiamo amare: stiamo amando noi stessi!
La nostra mente è pervasa da una misteriosa sensazione di felicità e di completezza: siamo euforici.

A volte, questa sensazione di felicità è furtiva e transitoria. Dura alcuni secondi o, nel migliore dei casi, alcuni minuti. Sono le endorfine, e con le endorfine succede come con lo Spirito: nessuno sa né quando soffia né dove soffia.
Se sei una persona sensibile, hai sperimentato sicuramente, anche se approssimativamente, questo stato di cui parliamo mentre ascoltavi musica o durante la lettura di un poema. Però, puoi anche essere un uomo d’azione, un viaggiatore, un lottatore; di conseguenza il tuo corpo ti gratificherà secernendo endorfine quando spingi a fondo l’acceleratore della tua macchina o precedi qualcuno in pista o batti un record!
Se, invece, si tratta di una persona capricciosa, ottenere quello che desiderava o ricevere il regalo di una persona cara sarà ciò che attiverà il suo sistema di secrezione di endorfine.
I nostri desideri, i nostri capricci e le nostre motivazioni appaiono mediante complesse, ma ben precise priorità biochimiche. I conflitti che viviamo, le sfide davanti alle quali ci troviamo ed alle quali, in un modo o in un altro rispondiamo, hanno una loro traduzione in termini biochimici.
Normalmente, cerchiamo o desideriamo febbrilmente oggetti che almeno, inconsciamente, pensiamo apportatori di felicità; abbiamo manie completamente irrazionali, debolezze caratteriali, o dei capricci inauditi; tutto ciò è, nostro malgrado, pura chimica o, se preferiamo, può tradursi dentro di noi in semplici termini biochimici.

Le cosiddette “Medicine Soavi” o “Medicine Dolci” il più delle volte hanno come obbiettivo la secrezione di endorfine nel nostro organismo. Queste, non solamente alleviano il dolore, bensì pongono tutto l’organismo in uno stato di rilassamento nel quale l’energia, il Ki di coloro che praticano l’agopuntura, può agire liberamente e, persino, curare la malattia.

Ma cosa sono esattamente le endorfine?


Sono sostanze biochimiche, analgesiche, secrete dal cervello, che svolgono un ruolo fondamentale nell’equilibrio fra il tono vitale e la depressione. Da esse dipende il nostro stato umorale, il sentirci bene o male.
Scoperte circa vent’anni fa, le endorfine sono servite alla scienza occidentale come base per riconsiderare alcune posizioni riguardanti le medicine orientali e quelle dolci, evidenziando un fatto che queste ultime hanno sempre tenuto in ampia considerazione: la relazione fra il corpo e la mente.

Le endorfine non sono presenti solamente nel corpo umano, ma possiamo trovarle persino negli animali unicellulari. In animali più evoluti, costituiscono uno dei pilastri più sviluppati dell’istinto e delle emozioni.
Le endorfine trasmettono le informazioni mediante la sinapsi, o collegamenti delle cellule nervose, si comportano come veri messaggeri biochimici, che aumentano o diminuiscono la capacità di comunicazione delle cellule nervose. Le cellule posseggono, nelle loro pareti, dei recettori destinati a combinarsi con le differenti sostanze circolanti nell’organismo. Sono, per semplificare il concetto, come serrature che hanno bisogno di una chiave che coincida alla perfezione per poter aprire una determinata funzione.
Possediamo, nel nostro organismo, serrature per endorfine denominate “recettori di endorfine”: si trovano, per esempio, nel cuore, nella pelle, nel cervello, nel pancreas, nei reni, etc.
Durante una cena o una qualche riunione fra amici, quasi tutti una volta o l’altra abbiamo potuto assistere a come qualcuno dava sollievo o persino faceva scomparire un mal di testa, ponendo semplicemente le mani su di un punto e toccando alcuni punti dell’agopuntura.
Le emicranie e il mal di testa corrispondono, in base a studi effettuati da neurologi americani, ad una diminuzione delle endorfine; per questa ragione, per molte persone un semplice dispiacere può essere la causa scatenante di un forte mal di testa. Allo stesso modo, la sensazione di piacere, che può produrre la semplice pressione delle mani, è in grado di stimolare la circolazione delle endorfine.

Ugualmente, secondo il Dottor Charles Denko, il livello delle endorfine è particolarmente ridotto, sia nel sangue che nel liquido delle articolazioni, negli ammalati che soffrono di artrite reumatoide, osteoartrite e gotta.
In molti paesi d’Europa ci sono dei guaritori, chiamati magnetizzatori e pranoterapeuti, che, mediante la semplice pressione delle mani, riescono ad alleviare i reumatismi e le artriti.

Potremmo dire, per capirci, che le endorfine sono agenti bioelettrici, trasmettitori dell’energia vitale.
Il loro flusso procede dal cervello, che le crea e le indirizza. Si tratta della stessa energia che viene utilizzata dai pranoterapeuti durante i loro sorprendenti trattamenti.
Se, fino ad oggi, sono stati condannati dalla scienza o c’è stata una sorta di gelosia nei loro confronti, è necessario riconsiderare questa posizione alla luce dell’effetto accertato delle endorfine.

Le endorfine agiscono da neuro modulatori, depolarizzando parzialmente le membrane cellulari. Detta depolarizzazione, che agisce sugli impulsi nervosi trasmessi, è quella che, bloccando il dolore, produce una sensazione di sollievo e di benessere.
Fin dall’antichità le madri sapevano, per istinto, che possono calmare il dolore dei loro figli mediante carezze e coccole; e la cosa più sorprendente è che il metodo funziona!
Ciò è dovuto a quella meravigliosa droga, o meglio antidroga, che sono le endorfine!

L’obbiettivo principale di questo libro è quello di fornire un minimo di informazione, in modo da scoprire non solo che cosa sono le endorfine, ma come riuscire ad attivarle in noi per ottenere una vita più serena e felice!




giovedì 7 gennaio 2010

KARL MELTZER, Mr 100Miglia

Ultramaratoneta, eletto Ultrarunner of the Year nel 2006, dice, sul Trailrunning:

"il nostro è uno sport 'da scemi', completamente insensato, che ci piace proprio per il senso di sfida che porta con sè. E i veri eroi sono quelli in fondo al gruppone, che stanno sul sentiero molto più a lungo di quanto faccio io che sono in testa"



Mi conforta sapere che anche un grande, un vincente, pensi le stesse cose di uno di quelli che stanno in fondo al gruppone: siamo proprio degli svitati! :)

martedì 5 gennaio 2010

OBIETTIVI DEL 2010


17 Gennaio: Winter Trail Poggiolo - OK

28 Febbraio: 2° Trail di Pietraporciana-Valdorcia - Ritiro al 4 km per problemi a un piede...

6 Marzo: Trasimeno Marathon, 40 km su strada - SOSTITUITA DAL T.A. TICCIEMME sui Colli Euganei, 20km

21 Marzo : Trail Santa Croce, 42 km

3-5 Aprile : Pasqua Ecotrail, 18km +18km (Montisi, Siena)


11 Aprile : T.C.E, 42 km 2000D+

18/19 Aprile: La due rifugi Mangia e corri. Ca' di Torri – La Rasa

2-3 Maggio: Abbots Way, due tappe staffetta 30+30

9-10 Maggio: Da Piazza a Piazza , Camminata in due tappe 40+35km

5/6 Giugno: Ta Prato-Abetone. 68km 4400m D+

13 Giugno: Trofeo Skyrunning Oasi Zegna, Trivero (BI), 21km, dislivello +/- 1600

27 Giugno: Biella–Oropa–Monte Camino SkyRace,Pollone (BI), 23lm, dislivello +-/ 2000

11 Luglio – Ecomaratona del Ventasso, 42km

18 luglio: Alpi Apuane SkyRace, Garfagnana (LU), 29km, dislivello +/- 1465 metri

23 Luglio: T.A. Prato-Santuario Boccadirio, 36km in notturna ??????

25 Luglio: Ecomaratona del Crinale Corno alle Scale, (Granaglione) 42km

1 Agosto: Camignada, Misurina -Auronzo (Bi) 30km d+1320m d-2210m

8 Agosto: Orobie SkyRaid, Bergamo (BG), 30 km, dislivello +1600mt. / - 1553mt

15 Agosto: Ecomaratona della Val D'Arda (Casali di Morfasso, Piacenza) 42km


22 Agosto: SkyRace Tre Rifugi, Mondovì (CN), 26km, 2600km +/-

29 Agosto: Maddalene SkyMarathon, Malga Bordolona (TN), 40km, dislivello 2200+/1745-

12 Settembre: Colle San Marco Ascoli Piceno 21 km

19 Settembre: Ecomaratona dei Cimbri, 42km d+ 2200m

26 Settembre:Trofeo Besimauda SkyRace, Peveragno (CN), 20km, dislivello 1600+/-

oppure : Pionieri del Gran Sasso (Castel del Monte) , 56 Km

2/3 Ottobre : Morenic Trail (ivrea) km 109 a staffetta

10 Ottobre : Trail 3 Comuni . Albisola Superiore (Sc) 45km/21km

31 Ottobre: Lafuma Trail del Monte Casto SkyMarathon

8 Novembre: Ysangarda Trail , Cossato fraz. Castellengo (Biella), 30 km , dislivello 500+/-

21 Novembre : Maddalena Urban Trail


lunedì 4 gennaio 2010

domenica 3 gennaio 2010

PRIMA USCITA DELL'ANNO: "DA SPONDA A SPONDA"

http://www.caipratopodismo.it/Da%20Sponda%20a%20Sponda/generale.html

Beh, stamani, al risveglio, col vento ghiaccio che tirava ierisera, non mi aspettavo di trovare questa bella mattinata di sole! freschina, si, ma senza un briciolo di vento. Quindi, verso le 8e30, dopo aver fatto colazione , ho portato il cane a fare una passeggiatina in pista ciclabile, zona v.le Galilei, e tanti erano i podisti belli imbacuccati con giacchetta antivento, guanti e cappello. Mi son detto "ora lascio andar giù queste due paste mangiate, poi vengo anch'io a correre". E così è stato, con una piccola variante: sono passato in palestra, ho lasciato la borsa col cambio per il ritorno, e ho controllato che la saletta sauna fosse accesa.... E così sono partito, intenzionato a percorre il giro del "Da Sponda a Sponda" che da mesi non percorrevo, 10 chilometrini su asfalto da percorrere con passo adagio, visto anche che indossavo per la prima volta le Asics Gel Landreth 3, scarpe categoria A3 che ho comprato per sostituire le dismesse Nimbus e da usare appunto in quelle uscite lente di defaticamento e "piacere". Pesantucce e legnose, però, queste scarpe... E per quanto fosse freddino, e per quanto questa volta mi sia limitato a indossare solo un paio di pantaloncini corti e la giacca a vento sopra una magliettina traspirante a maniche corte, sono riuscito lo stesso a sudare!!! Mah... Vabbeh, ho corsucchiato bene, c'ho messo 43min a fare il percorso, ma mi grondava la fronte e sentivo le gocce di sudore ai gomiti ... Ho sudato sulla neve sul Montalbano, ma li avevo tre strati, e che strati: Adisas ClimaWarm + Felpa Pearl Izumi + Softshell della North Face: pensavo forse di esser stato un po troppo premuroso ... La prossima volta nemmeno la giacca a vento, quindi, solo una maglietta a maniche lunghe.
E poi, tanto per finire con un'altra sudata, mi sono rinchiuso un quarto d'ora nella saletta sauna, a 90 gradi... Ahhhh, mi sono sciolto .. che goduria!
Ecco, questa si che è stata una bella mattinata. E ora un bel piatto di pasta al ragù e una bella birra fresca! .)