Sui sentieri del mondo, con le Five Fingers ai piedi!
giovedì 17 aprile 2014
Sulle Orme di Sigerico (SI) 13.04.14
Monteriggioni, il sole inizia a filtrare tra le nuvole, e ci riscalda mentre aspettiamo la partenza della gara. Ho fame, mi mangio un bel panino al formaggio, manca ancora mezz'ora alla partenza della gara. Bel posto. E bella compagnia dei Malandrini Lucy, Daniele Guidi, Massimo Zangheri, Angelo Sanesi. Si parte, gli altri ragazzi sono davanti, io parto anche troppo forte, per quanto abbia nelle gambe i 43km della Monti Cimini Marathon del giorno prima, ma dopo 5 km rallento un pò, le energie non sono tante, e soffro ancora dei disturbi dovuti alla diarrea. Il percoso è bello, dopo poche centinaia di metri di asfalto si amo entrati subito nei sentieri, e nei tipici ambienti naturali di questa parte di toscana. Saliscendi dolci, fondo ben corribile. I km passano piacevoli, non c'è il sole, l'aria e fresca, si sta proprio bene. Ogni 3-4 km c'è un ristoro liquido. L'ultima salita, per fortuna breve, è dura, ma anche caratteristica, ci fa entrare dalla porta delle mura per fare gli ultimi metri che portanno all'arrivo. 21km in 2e10min, mi sento bene
mercoledì 16 aprile 2014
Patagonia Everlong & Patagonia Strider Pro Shorts 5"
Patagonia Everlong |
Patagonia Everlong |
Patagonia Everlong
Peso: gr 245
Appoggio: neutro
Differenziale: Tallone 24mm, avampiede 20mm
Quello che colpisce subito la alzando questa scarpa è la sensazione generale di morbidezza: il tessuto della tomaia è soffice al tatto, la linguetta larga fascia bene il collo del piede; l'assenza di una conchiglia alla talloniera sostituita da due pad laterali stabilizzanti, accoglie e trattiene dolcemente il tallone; le dita dei piedi hanno il giusto spazio di movimento.
Soprattutto l'intersuola contribuisce alla sensazione di comfort: ha un comportamento molto spugnoso , forse anche troppo – assorbe benissimo le piccole asperità del fondo, ma lascia sentire troppo sassi appuntiti o radici, mancando di placca di protezione; questa spugnosità limita la capacità di spinta nel caso di un passo di potenza e molto performante, su percorsi tecnici, favorendo invece una corsa fluida e leggera, anche lenta, adatta sulle lunghe distanze. La suola composta da pad di gomma più rigida alti pochi millimetri, non garantisce massime prestazioni di grip su fondi bagnati, specialmente fangosi; gli spazi dove la superficie dell'intersuola non ne è ricoperta è esposta a facile abrasione. Il puntale non offre nessun tipo di protezione agli urti. Il collarino lascia entrare facilmente piccoli detriti di terra e foglie secche. La tomaia non è molto traspirante, e non si asciuga velocemente.
Ottima per correre anche su asfalto.
Pro: Comfort, Ammortizzazione
Contro: Grip, Ammortizzazione
Calzata 8
Comfort 9
Traspirazione 7
Protezione 6
Ammortizzazione 7
Stabilità 6
Grip 6
Patagonia Strider Pro Shorts 5" |
Patagonia Strider Pro Shorts 5" |
Patagonia Strider Pro Shorts 5" |
domenica 13 aprile 2014
Monti Cimini Marathon , 12 Aprile 2014, Viterbo
Sveglia alle 5:30, ma il corpo ha anticipato i tempi, c'è da correre.. in bagno! È da una settimana che soffro di diarrea, e , a parte l'evidente disagio, c'è anche il fatto che il mio fisico non assimila bene i nutrienti! Giovedi scorso, dopo 13 km, mentre facevo stretching, mi si è offuscata la vista, stavo cadendo in terra, per fortuna ho trovato con le mani un appoggio.... Insomma, sono preoccupato. Mi sono allenato duramente, negli ultimi mesi, volevo fare l'Ultra Trail dei Monti Cimini, ma, viste le condizioni, ho optato per la Maratona dei Monti Cimini, che se il fisico risponde male, s'arriva in fondo, anche a cammino, senza far troppo tardi. Se va bene, pronostico di metterci almeno 7 ore.
Alle 7 si parte, e per stare in gruppo, nei primi km, tengo anche un bel ritmo, superiore a quello che avevo programmato. S'inizia a salire, e c'è un bel salire, e si comincia a cammianare. Vado al ritmo di altri che andranno sulla 80km, senza forzare. Arrivati in cima, si inizia a scendere, ma non tanto, e iniziano anche i dolori al basso ventre... penso che da un momento all'altro mi toccherà trovare un cespuglio... Continuo a correre, raggiungo Alessio, s'arriva insieme al primo ristoro, e poi resteremo insieme per tutto il resto della gara: a parte il non essere allenato, ha dei problemi ad un piede, quindi va ad un ritmo controllato. Il percorso continua, non è un granchè, noioso, s'arriva a Soriano sul Cimino, al 21km, dove c'è il secondo ristoro. Tipico borgo che se ne sta in vetta ad un colle, come se vi fosse cresciuto. Di li un po d'asfalto, si riprende a salire una strada larga, che poi diventerò una strada bianca, si fa 3km, finalmente si arriva alla Faggeta del Monte Cimino, dove finalmente il panorama cambia, incantevole, e dove il sentiero è stato ben lavorato, con rastrelli e soffiatori, un piacere correre, sia per i piedi, che per gli occhi. Si sale, piano e costantemente, fino al ristoro del 28imo km. Io sono in grossa crisi: già da una decina di km sento i quadricipiti induriti, privi di forza, incapaci di spingere.. ho bevuto coca cola, ingerito gel, ma il mio fisico sembra non aver assimilato niente... la mancanza di energie si fa a sentire anche attraverso uno stato di raffreddamento corporeo, tanto che mi decido a indossare la giacca a vento Montane Speedlite che tenevo agganciata alla cintura Inov-8 Ultra. Si riparte dal ristoro che nella ecotazza ho messo della cocacola, e mentre saliamo mangio, masticando a lungo ogni boccone, un pezzo di crostata (quanto odio le crostate ai ristori...) La salita è breve, si inizia a scendere. Mi rincuora sapere da Alessio che questa era l'ultima vera salita del percorso, perchè non ho forza per spingere nelle gambe. E la discesa mi è d'aiuto: lascio andare le gambe, inizio a tenere un buon ritmo, si procede anche a 5!/km. Mancano 15km, penso che se il percorso è sempre in lieve discesa, forse riusciamo persino a stare entro le 6h!!!! sarebbe incredibile, che nella mia giornata storta, riesco a mettere il mio best su un percorso di 43km con 2100m D+!!! Fare questi calcoli mi mette di buon umore, riesce a infondermi una nota di positività: nonostante le contingenze, vuol dire che sto lavorando bene. I km passano, e il percorso a volte sale, anche di poco, ma sale... e allora smetto di correre e continuo a camminare. Alessio mi sta vicino, ha i suoi problemi, ma non molla. Beh, facendo i conti, non ce la faremo a stare sotto le 6 ore, comunque va bene così, non possiamo che essere contenti di come stiamo gestendo la gara. A 500mt dal traguardo sento un quadricipite sull'orlo dei crampi, ma lo stoppo col pensiero: cazzo ci siamo, non rompere!! E così si arriva al traguardo, in un 6h12min! Sono molto contento, privo di energie fisiche, ma soddisfatto.
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