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domenica 23 dicembre 2012

Vasque Transistor - Recensione

Vasque Transistor - Recensione Review


Vasque Transistor


La  Transistor da poco non è più in catalogo Vasque, e la cui erede è la Vasque Pendulum , ma presenta quegli artifici tecnologici che sono adottati anche dagli altri modelli di questo Brand da noi poco conosciuto.


Vasque Transistor
Vasque Transistor - Sole


Con un intersuola alta 23mm al tallone e 13mm all'avampiede, questa scarpa presenta un assetto votato alla stabilità, riesce a trasmette la sensazione di stare -come dicono oltreoceano - “low to the ground”, bassi al suolo.



Questa propensione alla stabilità – che non significa, in questo caso, di “supporto” alla pronazione-  è garantita  dalla costituzione dell'intersuola,  in gomma molto consistente , quasi rigida, che  protegge il piede dalle asperità del fondo, non tanto “ammortizzando” gli urti, quanto “contrapponendosi” a questi.
La funzione di ammortizzazione a protezione del tallone dagli shock da impatto è effettuata da un sistema “meccanico” posto all'interno dell'intersuola, nella zona del tallone,  che assorbe la caduta del peso corporeo  al momento dell'appoggio.




E' un sistema calibrato, entra in funzione solo durante gli impatti energici che si hanno durante la corsa;  niente a che vedere con  quel tipo di ammortizzazione “accomodante” offerto da scarpe gommate, di cui si sentono i piacevoli effetti anche solamente stando in piedi.
Nella zona dell'avampiede , nella parte superiore dell'intersuola, è situato, in maniera trasversale e obliqua, un inserto di gomma  morbida che assorbe l'impatto in appoggio del piede, seguendo  la linea di flessione dei metatarsi, creando così una zona a maggior flessibilità che aiuta il piede nella transizione appoggio-stacco propulsivo.
Un altro inserto di gomma a minore densità è posta al tallone, giusto per assorbire il primo impatto in fase d'appoggio e non perturbare la struttura del resto dell'intersuola.
Altra particolarità dell'intersuola è che sporge rispetto alla tomaia, nella parte dell'avampiede, andando così a svolgere una funzione di “paraurti” contro gli ostacoli che si possono incontrare, soprattutto durante le discese.
Nonostante questo evidente sporgere , la pianta della Transistor non risulta essere più larga rispetto a quella di altre scarpe, né tanto meno la tomaia risulta essere stretta e scomoda: è infatti confortevole, ma non tanto nel senso di riuscire a coccolare il piede attraverso l'uso di imbottiture morbide e avvolgenti, quanto nel cercare di farsi sentire il meno possibile. La tomaia è molto fine, leggera e ben conformata all'avampiede, la curvatura in corrispondenza dell'alluce non è accentuata,  il puntale non tocca in alcun modo le dita , o il dorso del piede;   il mesh usato è quasi ruvido al tatto, resistente, ma non rigido;  le imbottiture della linguetta, nella zona del collarino e della talloniera, sono minime, “compatte”. Il piede respira bene.


L'interno  della scarpa è contraddistinto dalla mancanza di soletta: il piede poggia su uno strato  di spugna molto densa, integrata alla tomaia, e che ricopre l'intersuola,  seguendone la superficie di sezione dalla forma concava, e un profilo ondulato, ergonomico, il cosiddetto “Wave Form”, che segue la naturale conformazione del piede, e ne supporta , dove necessario, l'appoggio.  La conchiglia al tallone ha una estensione ridotta in altezza, ed è molto flessibile, non disturba i tendini durante il passo. Il collarino chiude alto sul collo del piede, ma non tanto da infastidire il movimento.
Gli inserti sintetici rinforzano la struttura della tomaia, e quelli in gomma seguono il perimetro basso della scarpa e si connettono al sistema di allacciatura, di tipo classico. Tutte queste caratteristiche della tomaia permettono una tenuta salda del piede senza bisogno di stringere troppo l'allacciatura.
La stabilità di questa scarpa è confermata anche nell'uso: la suola presenta tasselli multidirezionali lungo tutto il perimetro, alti 3mm, ben distanziati tra loro, e una parte centrale con ampia superficie di appoggio; al tallone, in corrispondenza del crashpad, la suola è segmentata con profilo frenante, per garantire grip in fase di appoggio su terreni morbidi e umidi;
Il comparto suola-intersuola ha un comportamento affidabile, per niente gommoso, e soprattutto vantaggioso per il passo nelle discese su superfici compatte e su strade bianche. La placca protettiva nella zona dell'arcata è efficace anche come supporto della rullata, la Transistor è una scarpa che , grazie anche al suo peso di soli 306gr, favorisce un passo veloce e agile su tutte le superfici asciutte, temendo solo lastricato bagnato  e il fango molto liquido quando crea un sottile strato su superfici dure. Evitare le superfici ghiacciate. Adatta a corridori agili e veloci , per percorrere medie-lunghe distanze, preferibilmente per esprimersi al meglio su percorsi molto corribili.

Ammortizzazione   3
Stabilità 5
Protezione 3
Comfort 3
Grip 3
Peso 3
Traspirabilità 3





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1 commento:

  1. Invito - italiano
    Io sono brasiliano.
    Dedicato alla lettura di qui, e visitare il suo blog.
    ho anche uno, soltanto molto più semplice.
    'm vi invita a farmi visita, e, se possibile seguire insieme per loro e con loro. Mi è sempre piaciuto scrivere, esporre e condividere le mie idee con le persone, a prescindere dalla classe sociale, credo religioso, l'orientamento sessuale, o, di Razza.
    Per me, ciò che il nostro interesse è lo scambio di idee, e, pensieri.
    'm lì nel mio Grullo spazio, in attesa per voi.
    E sto già seguendo il tuo blog.
    Forza, pace, amicizia e felicità
    Per te, un abbraccio dal Brasile.
    www.josemariacosta.com

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