Sui sentieri del mondo, con le Five Fingers ai piedi!

lunedì 30 agosto 2010

ACIDO IALURONICO

L'ACIDO IALURONICO

fonte : http://www.my-personaltrainer.it/acido-ialuronico.html

L'acido ialuronico è una sostanza naturalmente prodotta dal nostro organismo con lo scopo di idratare e proteggere i tessuti.
La particolare struttura chimica dona all'acido ialuronico numerosissime proprietà che lo rendono particolarmente utile sia in campo medico che estetico. La sua capacità di legare acqua ed altre sostanze da infatti origine a gel protettivi, particolarmente utili per la cute e le articolazioni.
Partecipando alla formazione di collagene e tessuto connettivo l'acido ialuronico protegge l'organismo da virus e batteri, aumenta la plasticità dei tessuti e garantisce l'ottimale idratazione cutanea. Ha inoltre proprietà cicatriziali ed antinfiammatorie.
Viene ricavato facilmente in laboratorio e se si escludono isolati casi di ipersensibilità alla sostanza è privo di controindicazioni o di effetti collaterali.

L'acido ialuronico è un componente fondamentale del liquido sinoviale. Tale liquido è posto all'interno delle articolazioni con lo scopo di proteggere la cartilagine dall'usura e da carichi eccessivi. Il liquido sinoviale, oltre ad ammortizzare i movimenti assicura il nutrimento alla cartilagine, accelerandone i processi riparativi.
L'invecchiamento articolare, così come quello cutaneo, si associa ad un decremento nella produzione di liquido sinoviale.
Possiamo paragonare l'azione dell'acido ialuronico a quella dell'olio motore di una automobile. Con il passare del tempo il calore e l'attrito diminuiscono la viscosità dell'olio, rendendolo meno efficace nel proteggere le parti meccaniche. L'acido ialuronico si comporta allo stesso modo all'interno delle articolazioni. Una diminuzione eccessiva di tale sostanza, legata ad eventi traumatici o all'avanzare dell'età, aumenta infatti gli attriti tra le superfici articolari.
L'acido ialuronico è particolarmente efficace nella cura e nella prevenzione dell'artrosi, una patologia degenerativa che coinvolge la cartilagine. Infiltrazioni intraarticolari di tale sostanza possono infatti ridurre il dolore accelerando al tempo stesso i processi riparativi. La terapia a base di acido ialuronico si è dimostrata efficace soprattutto nelle lesioni di media e modesta entità.
Anche in questo campo, come in quello estetico, la sua azione non è definitiva e ciò rende necessaria la ripetizione della cura ogni 6-12 mesi.






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mercoledì 25 agosto 2010

HELLY HANSEN TRAIL LIZARD *****



Ho acquistato queste scarpe per curiosità, più che per convinzione: a vederle su internet non mi ispiravano molta fiducia, e non sono risucito a trovare commenti su di esse su forum. Le ho prese su internet perchè erano ad offerta, ho speso poco, male che vada, ho pensato, ci vado a fare le camminate. Ed ecco che poi mi arrivano. Molto leggere. La tomaia molto eleborata: nella parte mediana, ci sono dei tiranti, rivestiti da una strana pellicola simil nylon, che costituiscono parte integrante del sistema di allacciatura. Il mesh sul puntale e sul collarino sembra quasi un tessuto spugnoso traforato come i mesh di certe t-shirt traspiranti. La retina di protezione sul puntale e sul tallone è di plastica.
Secondo le caratteristiche tecniche della Casa, l'intersuola è costituita da materiale in Eva, più ammortizzante sull'avampiede e sul tallone, e più stabile nella zona del ponte, abbastanza incavato: a vederla non sembra mostrare alcun tipo di differenziazione tra queste zone, ed anzi sembra un tuttì'no con la suola, caratterizzata da una marcato disegno dei tesselli, divisa in tre zone in senso longitudinale: quella centrale formata da tasselli dal disegno a tre punte, mentre quelle laterali costituite da tasselli dalla forma trapezioidale disposti con angolatura di circa 45 gradi rispetto al senso di marcia. Un disegno molto aggressivo.
Indossandole ho avuto qualche perplessità: per quanto la misura della scarpa fosse corretta, sentivo l'avampiede un po troppo libero, poco avvolto nel mesh; lo stesso vale in zona mediana: per quanto abbia strinto i lacci, non mi sembrava fasciare e supportare il piede. Il collarino poi, molto basso, aperto, non avvolge la caviglia. Mi sono trovato molto a mio agio nel guscio del tallone, che presenta una "conchiglia" flessibile, tant'è che sembra non esserci, e forse non c'è: la flessibilità sembra essere solo una conseguenza di quella "rete" protettiva. La sensazione generale sulla calzata (per uno che si trova a suo miglior agio nelle Asics), è stata, al primo impatto, insoddisfacente, tant'è che ho pensato di aver fatto un pessimo acquisto. Troppo leggera, poco protettiva: non mi è sembrata tanto adatta al mio piede, alla mia corsa, visto che spesso mi capita di trovarmi nella situazione di rischiare storte alla caviglia quando il piede mi scivola all'interno in certe fasi di appoggio.
Ho deciso di testare queste scarpe  impegnandole in un'uscita di una quarantina di chilometri, sul tratto Prato-Pracchia, già percorso altre volte, in precedenza, tutto insieme o solo per singoli tratti, e di cui conoscevo quindi le caratteristiche. Camminando o correndo, ho apprezzato subito la qualità di grip, sia in senso di marcia regolare che in fase di spostamenti laterali. La morbidezza e il poco spessore dell'intersuola dell'avampiede mi ha dato molta sensibilità del terreno, e il crashpad assorbe bene le asperità senza mai perdere stabilità, ottimo soprattutto nei tratti in discesa, che fosse su terreno dal fondo molto irregolare di rocce o di argilla friabile, o in quei tratti dove ho trovato ancora del fango dovuto alle piogge dei giorni precedenti. Ci ho anche percorso qualche chilometro sull'asfalto - gli ultimi, tra l'altro - e non mi hanno dato fastidio. Quella sensazione inziale di stare un po troppo largo nella tomaia è scomparsa, forse proprio perchè la suola mi ha dato molta sicurezza, tant'è che in tutto il percorso non mi è mai capitato di scivolare sul terreno, di mettere il piede male e "cadere" all'interno sulla caviglia, di picchiare il puntale contro qualche sasso!!! E dopo una quarantina di chilometri, il piede non risentiva affatto di quella normale stanchezza dovuta ai continui appoggi su terreni sconnessi, come mi sarei invece aspettato. Insomma, queste scarpe mi hanno davvero sorpreso!

sabato 14 agosto 2010

Armonia e/è Salute. I nuovi "amuleti" della salute EFX e TRION:Z

Einstein, con la sua formula E=mc2, (per quanto questa formula, come è stato dimostrato, sia sbagliata) fu il primo scienziato a far accettare all'universo "accademico" -proprio perchè matematicamente espressa-  quella verità sentita dagli esseri umani fin dagli albori della civiltà, quando l'universo  appariva magico e "parlante", pieno di significato "divino", e non un semplice "oggetto" analizzabile e sfruttabile...
Anche un sasso poteva  avere un significato "magico",  al di là dell'apparenza fenomenica della nostra visione tridimensionale, che ci fa vedere gli oggetti, gli altri, come enti diversi da noi, gli uni divisi dagli altri. Al di là di questa tridimensionalità, al di là dove possono arrivare i nostri occhi e gli altri occhi tecnologici (che comunque sono un prodotto della tridimensionalità), al di là di tutto ciò che ci appare come forma, noi siamo energia vibrante in un universo di energia vibrante.
Come diceva Pitagora, "la geometria è musica solidificata". Forse è per questo che si racconta  che "all'inizio fu il Verbo".
E così', dunque, noi siamo energia che vibra. E come tutto ciò che vibra possiamo vibrare armoniosamente o no, e molto dipende da come riusciamo ad "adattarci" al mondo, in quello che facciamo e con le persone che frequentiamo, perchè noi non siamo soli e separati dall'universo, ma vibriamo in mezzo ad esso, ne facciamo parte; quello che siamo dipende molto da quello che facciamo e dove -e quindi con chi- stiamo.
Al di là di questo "macrocosmo sociale" in cui siamo immersi, il nostro stesso corpo è costituito da organi ( o forse sarebbe più corretto, metaforicamente parlando, chiamarli strumenti, facenti parte di un orchestra) che eseguono le loro funzioni interagendo con altri per stabilire un corretto funzionamento, un armonia corporea, uno stato di salute. Quando tutto funziona armoniosamente, ci sentiamo bene, anzi, a volte non ci sentiamo affatto, nel senso che non ci rendiamo conto di essere un corpo. Spesso ce ne accorgiamo quando qualcosa "stona", non funziona, e ci fa soffrire. Raramente ce ne accorgiamo quando ci sentiamo sprizzanti di energia, e, guarda caso, in quei momenti, ci ritroviamo a  cantare, vibranti..
7 sono, in tutto,  i "corpi sottili" di ogni individuo, secondo la metafisica della tradizione teosofica.
7 sono i Chakra del corpo umano, secondo la sapienza indù.
7 sono le note musicali.
La Settima regola dell'"Ottuplice sentiero", il primo sermone del Buddha Shakyamuni, è la "Retta presenza mentale" , è la capacità di mantenere la mente priva di confusione, chiara, equilibrata, armonica.
L'armonia è l'essenza del nostro star bene: con se stessi, con il mondo. E' questo lo stato di salute.
Ci possiamo sentire in armonia cantando in un coro sacro, oppure cantando allo stadio, oppure nel silenzio della vetta di un monte...
Perseguiamo uno stato di salute impostando la nostra vita in modo regolare, seguendo una dieta sana, un lavoro che si adatta alle nostre capacità e desideri, facendo attività fisica.
Ma , quotidianamente,  è molto più facile sentirci in disarmonia con noi stessi, col mondo. E cerchiamo di rimediare, cerchiamo qualcosa che possa aiutarci a ritrovarla. Spesso  cerchiamo di ritrovarla attraverso la via più facile, una "magia", sia che abbia forma di un amuleto, di una una ricetta, di una "pillola" pronta all'uso. Che possa aiutarci, oppure no, spesso dipende molto da quanto ci aspettiamo, da quanto ci crediamo. Quando si dice che la fede può spostare le montagne...

All'interno di una visione olistica del cosmo (cosmo=ordine), si spiegano queste due nuove "pillole" frutto della ricerca tecnologica basata sui rapporti energetici tra uomo-mondo, una basata sul fenomeno "vibrazionale" dell'energia, l'altra sul fenomeno  "magnetico" dell'energia. 

EFX
La tecnologia applicata dalla EFX nei suoi bracciali-collane, come descritto sul loro sito http://www.efxusa.com/home, agisce sui campi energetici attraverso frequenze



"Is your body properly tuned? We are all surrounded by a naturally occurring energy field that constantly reacts to both internal and external influences. When this field is disrupted, the body’s performance and responsiveness is compromised, similar to a precision instrument being out of tune. Conversely, when these frequencies are nurtured, muscles relax, blood flow increases and tension abates.

EFX’s holographic technology contains algorithms and frequencies that interact positively with this energy field in both humans and animals at the cellular level. When placed near the body, especially at key energy centers such as the hands and feet, EFX’s products will harmonize with the body’s naturally occurring bioelectric frequencies.

EFX effectively tunes the body, immediately unleashing its full potential for function and performance.

Some of the most notable results include:

    * Increased balance and strength
    * Enhanced flexibility and motion
    * Better focus and alertness
    * Relief of stress and tension
    * Faster recovery time
    * Abatement of jet lag and motion sickness"



N.B: Notare bene cosa dicono loro stessi per invogliare all'acquisto


TRION:Z
La tecnoliga della TRIONZ:Z http://www.trionz.com/ si basa invece sull'uso di mini campi magnetici, generati attraverso magneti conentuti in aracciletti e collane, che caricati con ioni negativi ci proteggono dai troppi ioni positivi rilasciati dagli equipaggiamenti elettronici che ci circondano.